Potranno accedere al RdC i cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti a condizione di risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa. E' inoltre necessario il rispetto di una serie di vincoli economici e patrimoniali. In particolare il possesso di un ISEE inferiore a 9.360 euro, un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a 6.000 euro, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementabile di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo. I massimali vengono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente con disabilità.
Per avere diritto al RdC è necessario anche rispettare un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui (9.360€ se si è in affitto), che sale in base ad una scala di equivalenza graduata in funzione del numero dei componenti. Nello specifico la soglia cresce del 40% per ogni per componente con più di 18 anni e del 20% per ogni minore sino ad un massimo del 210% della cifra base.
Se il reddito è corrisposto ad un nucleo in cui sia presente un individuo con almeno 67 anni il reddito assume la denominazione di Pensione di Cittadinanza e la soglia di reddito familiare base è di 7.560 euro (630 euro al mese) anziché 6.000 euro, fermo restando il valore di 9.360 euro se si è in affitto.
Il beneficio economico consiste in due voci. La prima è un'integrazione vera e propria al reddito che può raggiungere un massimo di 500 euro al mese nel caso di nucleo con un solo componente. A questa cifra si aggiunge un contributo per il pagamento del canone di locazione (che viene corrisposto solo alle famiglie in locazione) fino ad un massimo di 3.360 euro annui, cioè ulteriori 280 euro al mese. Alla fine la somma delle due voci determina un totale di 780 euro al mese, che aumenta in caso di nuclei con più familiari a seconda della scala di equivalenza. Ove si percepiscano redditi di qualsiasi natura (salvo quelli esonerati, come ad esempio, l'indennità di accompagnamento) il beneficio economico si riduce in misura equivalente.
Per quanto riguarda la durata, il Reddito di Cittadinanza decorre dal mese successivo a quello della richiesta ed è riconosciuto, fermo rimanendo il possesso dei requisiti, per un periodo continuativo non superiore ai diciotto mesi. Può essere rinnovato, previa sospensione di un mese. La sospensione non opera nel caso della Pensione di cittadinanza. Il Rdc viene riconosciuto dall'INPS ed è erogato tramite la Carta Rdc.
La card potrà essere usata per fare acquisti o per prelevare fino ad un massimo di €100 al mese, da un qualunque sportello Bancomat. Non si potrà utilizzare la Rdc card per acquistare Gratta e Vinci o altri giochi con vincita in denaro.
Il beneficiario sarà contattato dai Centri per l‘Impiego, dove verrà predisposto un percorso di formazione o inserimento lavorativo. Per aiutare a trovare lavoro si prevede l'assunzione di figure professionali specializzate e chiamate Navigator, in tutto saranno 4000. Bisognerà garantire 8 ore di lavoro socialmente utile e non si potranno rifiutare tre offerte di lavoro congrue, così suddivise: nei primi 12 mesi offerta di lavoro circoscritta ad un raggio di 100 km o 100 minuti di viaggio, nel caso di rifiuto la seconda arriverà entro 250 km, la terza da tutta Italia.
Nel caso di tre rifiuti di offerte di lavoro congrue, i beneficiari perderanno il diritto al sussidio. Se non ci si presenta alle convocazioni del Centro per l‘Impiego, non si partecipa alle iniziative di orientamento, non si frequentano i corsi di istruzione e formazione o non si rispettano gli impegni previsti nel patto per l'inclusione sociale, si andrà incontro ad una serie di sanzioni in forma di taglio progressivo di mensilità del reddito di cittadinanza, che potranno anche portare alla revoca totale dell'assegno.
Saranno predisposti controlli per valutare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentata. I trasgressori rischiano pene severe: fino a 6 anni di carcere.